Recupero crediti: la parola (anzi i documenti) al legale
Inviata inutilmente la lettera di sollecito ed esperite le vie “interne” per il recupero del credito, non resta che affidare la pratica al legale. Tale passaggio deve essere compiuto celermente, per aumentare le probabilità di giungere a un risultato positivo.
Dunque, passati pochi giorni dall’invio dell’ultimo sollecito (non oltre 15 giorni) tutta la documentazione relativa al credito (deve essere messa a disposizione del legale. La documentazione relativa al credito da inviare al legale deve consistere in:
- contratto (ordini, conferme d’ordine etc.);
- fatture;
- documenti di trasporto;
- eventuale corrispondenza intercorsa con il debitore.
Due precisazioni. In primo luogo, come abbiamo accennato in un precedente articolo, la fattura non è da sola sufficiente per recuperare un credito, in quanto è un documento avente valenza solo fiscale e non costituisce la prova del credito; tale prova può essere fornita solo da un contratto scritto.
In secondo luogo, è importante che al legale venga consegnata l’intera documentazione rilevante attinente al credito, ivi incluse le eventuali comunicazioni intercorse con il debitore. Tali comunicazioni possono infatti contenere aspetti importanti sotto il profilo giuridico, che il legale deve esaminare e valutare, per evitare eventuali brutte sorprese in sede di recupero giudiziale del credito.
Acquisita la documentazione rilevante, il primo passo che il legale, una volta esaminata la documentazione, effettuerà sarà quella di inviare a sua volta una lettera di sollecito del pagamento del capitale e degli interessi al debitore, avvertendolo che qualora non dovese provvedere andrà incontro ad una procedura giudiziale.
E’ opportuno evidenziare che, se il debitore paga dopo avere ricevuto il sollecito dal legale del creditore, in base al D.lgs. n. 231/2002 sono a suo carico (salvo diversi accordi tra le parti):
- gli interessi di mora (calcolati al tasso di cui al D.lgs. n. 231/2002,o a quello diverso – se maggiore – eventualmente concordato;
- i costi del recupero del credito, cioè gli onorari del legale.
A tal proposito, il D.lgs. n. 231/2002 prevede un importo forfettario di spese di recupero del credito pari a 40 Euro. Tuttavia, il creditore può dimostrare di avere sostenuto per l’assistenza del proprio legale un costo maggiore, e quindi addossare al debitore tale maggiore costo. Occorrerà però a tal fine un documento scritto, ovvero l’accordo professionale con il proprio legale per l’assistenza relativa al recupero crediti. Su questo aspetto ci soffermeremo in uno dei prossimi articoli.
Avv. Valerio Pandolfini
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