Recuperare i crediti aziendali in modo realmente efficace
Tutte le imprese hanno l’esigenza di affrontare il problema dei crediti insoluti in modo da ottenere il massimo risultato in termini di effettivo recupero dei crediti e al contempo contenere al minimo le perdite e i costi.
Come raggiungere questi obiettivi?
In un solo modo: usufruendo di una consulenza legale completa, efficace e competente.
Non è infatti sufficiente agire con efficienza nella fase giudiziale del recupero del credito, cioè a partire dal deposito del ricorso per decreto ingiuntivo fino alla fase esecutiva. Certo, una efficiente e tempestiva gestione della fase giudiziale è essenziale; ma non è sufficiente per venire incontro alle reali esigenze delle imprese.
E’ infatti opportuno tenere in considerazione, realisticamente e al di fuori di interessi
di parte, gli obiettivi che possono essere raggiunti dalle imprese, analizzando scrupolosamente e preventivamente – cioè prima di esperire qualsiasi azione legale – l’effettivo rapporto tra costi e benefici in relazione alla singola posizione creditoria, in un’ottica, per così dire, “aziendale”.
In altri termini, è essenziale ottimizzare il recupero crediti in base al principio: maggior beneficio/minor costo.
Per raggiungere tale obiettivo, è opportuno intraprendere l’azione giudiziale di recupero (che implica costi a carico del creditore) solo se vi sono effettive e concrete probabilità di recupero del credito.
Ciò può essere appurato effettuando, prima di procedere all’azione giudiziale di recupero, una indagine completa sulla solvibilità del debitore, in modo da verificare (con ragionevole probabilità) se vi sono beni pignorabili (cioè sottoponibili ad esecuzione forzata) e se gli stessi sono sufficienti ad ottenere il soddisfacimento del credito, in rapporto all’entità dello stesso.
E’ assolutamente sconsigliabile, nell’ottica costi/benefici per il creditore, iniziare un’azione giudiziale per il recupero del credito senza avere ben chiara l’effettiva situazione patrimoniale del debitore attraverso un’analisi preventiva di solvibilità.
Non vi è infatti alcun beneficio per un’impresa nell’intraprendere un’azione legale di recupero crediti quando si sa già fin da prima – o comunque si potrebbe sapere – che non sarà possibile effettivamente recuperare il credito, perché il debitore è privo di beni che possano essere pignorati.
Nel prossimo articolo vedremo come effettuare un’analisi di solvibilità e come utilizzarne i risultati.
Avv. Valerio Pandolfini
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